Il paradosso: la desertificazione avanza tanto quanto le aree verdi.
L’Italia è più verde oggi che nei primi anni del Diciannovesimo secolo ma l’improduttività dei suoli coltivabili è aumentata di pari passo all’aumento delle aree verdi. Questo è il paradosso che stiamo vivendo.
Soprattutto nel sud Italia, il rischio di desertificazione oggi raggiunge picchi del 70% in Sicilia con medie comunque superiori al 50% nel resto della superficie.

Fonte immagini: www.washingtonpost.com
La desertificazione ha iniziato la sua veloce avanzata già agli esordi delle prime grandi macchine in agricoltura.
Le arature profonde iniziate negli anni ‘50 hanno provocato perdita di fertilità, di biodiversità, esponendo i nostri suoli a fenomeni drammatici di desertificazione.
Contemporaneamente, però, sono aumentate le aree verdi, come dimostra lo studio dell’olandese Richard Fuchs dell’Università di Wageningen. E qui nasce il paradosso.
L’industrializzazione in agricoltura, se da una parte ha provocato desertificazione, dall’altro ha permesso grandi produzioni di derrate alimentari con minor investimento di superficie, liberando aree dove il verde ha avuto la meglio.
L’incremento è stato facilitato anche da altri fattori. I grandi flussi migratori che hanno portato le persone dalla campagna ai centri urbani e le politiche di riforestazione, hanno permesso la ricostituzione delle aree verdi.
Quindi nell’ultimo secolo possiamo osservare da una parte l’aumento del rischio di desertificazione in Sicilia, Basilicata, Puglia e Molise e dall’altra un consistente incremento di boschi e foreste, soprattutto sulla dorsale appenninica.
“Più di 100 anni fa, il legname veniva usato quasi per tutto: come legna da ardere, per la produzione di metallo, mobili, edilizia, quindi intorno al 1900 non c’erano quasi più aree forestali in Europa. Specialmente dopo la seconda guerra mondiale, molti paesi hanno avviato massicci programmi di rimboschimento che sono ancora in corso oggi “, ha detto Fuchs al Washington Post.
La conclusione affascinante di Fuchs è che le foreste e gli insediamenti urbani siano cresciuti nello stesso tempo e l’Europa è un continente molto più verde oggi rispetto a 100 anni fa.
Purtroppo fertilità e biodiversità ogni anno si perdono a causa della arature profonde.
Abbiamo tutti il dovere di riportare fertilità nei nostri suoli.
La semina diretta è la tecnica agronomica che massimizza la lotta alla desertificazione e, grazie al forte sequestro di carbonio nel suolo, permette di ripristinare sostanza organica, biodiversità e fertilità nei suoli a rischio di desertificazione.