Questo dichiara l’International Maize and Wheat Improvement Center (CIMMYT) a proposito dei vantaggi della semina diretta.
Il CIMMYT mette in evidenza come due sono i fattori determinanti del degrado del suolo: la perdita di terreno, causata dall’erosione e la perdita della fertilità, sia fisica che biologica.
Entrambi i fattori portano, come prima conseguenza, a rese progressivamente inferiori con un costante aumento dei costi di produzione, fino alla desertificazione e all’abbandono dei terreni stessi.
Al contrario, un terreno fertile consente di avere produzioni più vicine al suo potenziale, in rapporto all’ambiente in cui è inserito.
La sostanza organica del terreno è la chiave della fertilità del suolo.
La struttura del terreno: la fertilità fisica.
Per essere fertile un suolo ha bisogno di micropori e macropori che formano la struttura del suolo responsabile della fertilità fisica.
Le arature ossidano la sostanza organica presente nel suolo, polverizzano il terreno, rompono la continuità dei pori limitando il movimento dell’acqua e dell’aria e la crescita delle radici.
La biodiversità: la fertilità biologica.
La fertilità biologica del suolo, invece, si riferisce alla quantità e alla diversità della fauna e della flora nel suolo (lombrichi, coleotteri, funghi, batteri, etc.).
L’attività biologica è necessaria per degradare i residui colturali.
I lombrichi e gli insetti in genere aumentano la porosità e contribuiscono ad evitare i compattamenti del suolo.
Il modo migliore per aumentare l’attività biologica nel terreno è quella di avvicinarsi il più possibile ad un sistema naturale, interrompendo, cioè, le arature e lasciando i residui colturali in superficie.
Come evitare il degrado del suolo.
Il CIMMYT termina con tre suggerimenti per evitare il degrado del suolo:
1) evitare le lavorazioni del terreno
2) evitare la rimozione dei residui colturali
3) evitare di impoverire il terreno con continue asportazioni di sostanze nutritive.
(Fonte immagine: Cimmyt)