Ecco una tipica, purtroppo, situazione in cui si trovano molti areali della realtà cerealicola italiana. Rese basse e prezzi in discesa, creano una grossa minaccia alla sopravvivenza stessa del grano duro, eccellenza italiana, soprattutto nel centro sud Italia.
L’applicazione della semina diretta consente una riduzione delle spese di coltivazione che va ben oltre la perdita accennata dalla Cia di Pisa, con grosso aiuto al reddito aziendale, a cui si aggiungono i benefici ambientali: sequestro di CO2, conservazione della fertilità del suolo, contenimento dell’erosione superficiale, aumento della biodiversità.
Semina Diretta 2.0, con l’obiettivo di informare e formare su questa tecnica e di portarla in tutte le aziende italiane, è già entrata in contatto con le organizzazioni locali per esplorare alternative alla situazione attuale.