Vantaggio N° 2: la semina diretta blocca l’erosione superficiale

Uno dei benefici della semina diretta è quello di bloccare l’erosione superficiale.

Le lavorazioni tradizionali, che consistono in una aratura profonda e da almeno due passaggi successivi per ridurre la zollosità e preparare il “letto di semina”, espongono il suolo ad erosione certa in caso di pioggia.

Nel periodo autunnale, quando è maggiore la frequenza delle precipitazioni in Italia, sono circa 2.000.000 gli ettari preparati per essere seminati con cereali esposti all’azione erosiva delle piogge autunnali.

I danni legati alla perdita di suolo agrario sono notevoli sia in caso di precipitazioni violente (le cosiddette “bombe d’acqua”) sia in caso di piogge leggere ma prolungate .

Gli effetti delle bombe d’acqua sono molto evidenti quando incontriamo sulle strade veri e propri ruscelli di fango che, spinti con violenza, trascinano e spargono terra ovunque. Le piogge prolungate procurano danni meno evidenti ma non meno  ingenti, infatti

l’acqua che cade con forza moderata ma con continuità, si insinua nel terreno arato fino a raggiungere la cosiddetta “suola di lavorazione”, strato impermeabile del terreno creato dalle continue arature; a partire da questa soglia inizia a ruscellare a valle portando con se parti di suolo in quantità più o meno importanti.

Questi due fenomeni provocano nell’anno una complessiva perdita di suolo agrario pari a 10 tonnellate per ettaro (media italiana da fonti CNR ed ISPRA).

Il conteggio delle tonnellate perse a livello italiano, con grossi danni alle infrastrutture per oltre 100 milioni di euro (fonte ISPRA), è presto fatto, ma l’aspetto ancor più drammatico è che le 10 tonnellate per ettaro equivalgono ad 1 mm di suolo fertile ed il tempo impiegato dalla natura per riprodurre uguale fertilità è di almeno 100 anni (fonte FAO)!

La semina diretta permette di tenere il terreno fermo e sempre coperto da erbe e residuo colturale, impedendo alle piogge, soprattutto in autunno, di portare via suolo fertile, rispettando il lavoro della natura, tutelando la fertilità e biodiversità del suolo agrario e facendo risparmiare alle nostre tasche milioni di euro ogni anno.

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